ph. Matteo Suffritti SJ -
Non fingere di essere saggio, ma sii saggio davvero: non abbiamo bisogno di apparire sani, ma di esserlo veramente.
Epicuro
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 25,1-13)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Mi lascio ispirare
Ricordi di feste di nozze al villaggio. Un Gesù che medita sul mistero del regno a partire da un punto di vista prettamente femminile, forse rammentando le condivisioni delle amiche. Un Gesù sempre attento alla sapienza nascosta tra le pieghe di tante piccole storie. Ad esempio la gioiosa avventura del gruppo di compagne che si ritrovano nella notte per attendere il passaggio del corteo nuziale ed entrare tutti insieme nella casa della festa.
Il loro fine è semplice: partecipare con la loro lampada accesa alla festa che sta per arrivare. Rispetto a questo fine, qualcuna è saggia, qualcuna un po’ meno.
Sono sagge le ragazze che hanno umilmente, semplicemente, ordinato i loro mezzi al fine. Saggezza carica di esperienza: quando si parla d’amore, è impossibile prevedere i tempi e i modi con una precisione cartesiana. Lo sposo sta per arrivare. Sì, passerà presto, ma ha il diritto di arrivare quando sarà possibile; un itinerario creativo che si allunga per recuperare tanti amici, mistero di tanti incontri e abbracci nella notte, intreccio di tante libertà.
Ci consola contemplare che tutte si addormentano. Addormentarsi non è il problema. È un’attesa festosa in cui la nostra umanità non è tirata per i capelli. E non è un’attesa illusoria, inutile. Ci consola contemplare che lo sposo non arriva troppo in ritardo per quelle che hanno investito in modo semplice e prudente preparando qualche vasetto d’olio.
Ci dà da pensare il fatto che essere pronti o meno rispetto al fine non si improvvisa all’ultimo momento. È qualcosa di molto personale, ma ci sono altri con cui è possibile confrontarci, compagnie più o meno sveglie, amici che ci possono aiutare a essere pronti, a riconoscere se quel che stiamo facendo corrisponde al nostro desiderio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali storie o immagini incontrate durante quest’estate ho potuto riconoscere in qualche modo delle tracce del mistero del regno?
Essere pronti ed entrare nella festa è qualcosa di possibile per la nostra umanità più autentica. Cosa mi consola di più in questa parabola?
Chi sono quelli con cui mi confronto nel prendere decisioni, gli altri con cui mi identifico, non tanto nelle parole, ma piuttosto in ciò che faccio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Agosto
2024
Festeggiatori sapienti
commento di Mt 25,1-13, a cura di Matteo Suffritti SJ