Foto di siddarth varanasi via Wikimedia Commons (CC BY 2.0) -
L’amore è desiderio di dare, più che di ricevere.
Bertolt Brecht
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 25,1-13)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Mi lascio ispirare
Colpisce la sproporzione fra il numero delle vergini e l’unicità dello sposo. Gesù, parlando del regno dei cieli, sottolinea che l’orientamento della nostra vita è uno, cioè la speranza a cui siamo tutti chiamati, che è una certezza: la vita eterna con lui.
Nessuno, però, è esente dalle fatiche: capita di scoraggiarsi, di addormentarsi, di essere stanchi delle ferite che ci portiamo dietro. Ci assopiamo, perché, nella nostra vita frenetica e continuamente riempita di vacuità, non siamo più capaci di attendere. Capita a tutti di inciampare, di fare degli errori nella relazione con se stessi, con gli altri, nel mondo, con Dio. Può succedere, per esempio, di accorgersi di aver ferito l’altro, di aver minato la fiducia reciproca, oppure di sentirsi confusi e scoprirsi molto autocentrati. La buona notizia di oggi è che non è questo a fare la differenza: le dieci vergini, infatti, si addormentano tutte, ma non per questo è loro precluso l’incontro con lo sposo. C’è una voce che richiama a nuova vita, a rialzarci, a svegliarci: «Ecco lo sposo! Andategli incontro!».
L’olio delle lampade simboleggia la nostra capacità e disponibilità ad amare, la quale non può essere venduta o scambiata con nessuno. È una scelta radicale, un cammino personale che vede la nostra prontezza a rispondere all’amore gratuito di Dio con altrettanta gratuità. Le vergini stolte sono ingenue perché la propria capacità di amare non si può barattare, chiedere in prestito o comperare. Tutti abbiamo delle “riserve di olio”, riserve d’amore che non possiamo trattenere per noi, anche quando ci sentiamo soli e ci sembra di non essere amati da nessuno.
Il Signore conosce profondamente il nostro cuore, ma allo stesso tempo non fa sconti d’amore a chi non è disponibile a dare tutto per lui trattenendo, invece, per sé. Chiediamogli di aiutarci a essere fecondi, liberi e liberanti nella nostra vita, nella relazione con lui e con i fratelli e le sorelle che incontriamo quotidianamente.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Nella mia vita chi è stato quella voce che mi ha risvegliato dal sonno e mi ha indicato una via di salvezza?
Come posso attingere alla mia riserva d’amore gratuito?
Quale parte della mia vita necessita di un rinnovamento profondo, cioè di conversione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Agosto
2024
L’amore non si compra
commento di Mt 25,1-13, a cura di Marco Ruggiero