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E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Franco Battiato, E ti vengo a cercare
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 6,24-35)
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Mi lascio ispirare
Ti vengo a cercare, Signore, perché non riesco a trovarti in nessun posto. Ti cerco con affanno, perché proprio ora che ho più bisogno di te tu non ci sei. Perché ieri mi hai sfamata e proprio oggi che sento dentro me questa voragine che s’allarga tu non ci sei più.
Ma mi fermo un attimo e trovo nel mio cuore i tuoi segni, sul mio cuore c’è il tuo sigillo: non sono sola. Credo in te e il tuo amore mi colma e mi invia a raccontare di te, della nostra storia.
Non mi hai sfamata soltanto ieri per ieri, mi hai insegnato a cercare e a trovare il pane del cielo, quello vero: so nutrirmi d’amore e nel tuo nome ho pane da offrire a chi incontro, sempre a cuore aperto.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando mi è sembrato che il Signore non fosse con me?
In quale luogo della mia vita ho più bisogno di incontrarlo?
A chi posso offrire oggi il pane del cielo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Agosto
2024
Cercare e trovare il pane del cielo
commento di Gv 6,24-35, a cura di Verena M.