- Thanks to Amina Filkins on pexels.com
Confesso che la ragione si smarrisce di fronte al prodigio dell'amore.
Marguerite Yourcenar
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (MT 13,54-58)
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Mi lascio ispirare
Che cosa è “prodigio” nella nostra vita? Quando succede qualcosa di straordinario, di inaspettato, che restituisce senso e gusto al vivere. Qualcosa che apre al senso del mistero, lasciando a bocca aperta. Nel prodigio abita la promessa che qualcosa di nuovo sta accadendo, trascendendo le solite regole e rompendo la monotonia quotidiana. Il prodigio sconvolge la vita, imprimendole una nuova direzione verso la pienezza.
Cosa fa la differenza tra un fatto qualunque e il prodigio? Il prodigio è un fatto che interroga la nostra coscienza e sfida la rappresentazione interna che ci facciamo della realtà. Qualcosa che ritenevamo impossibile o improbabile sta accadendo sotto i nostri occhi. E ci stupisce, cioè mette in discussione quello che finora abbiamo creduto della realtà.
Il prodigio nasce in chi coltiva una disposizione d’animo incline a riconoscere che quanto so non è abbastanza per comprendere fino in fondo la realtà. E dunque sbilancia verso l’ignoto, verso il non conosciuto, verso l’esterno per lasciarsi istruire ed entrare in una nuova visione delle cose. Il prodigio accade quando si attiva lo sguardo contemplativo.
Gesù non può compiere prodigi perché nei suoi concittadini manca questo sguardo. Appiattiscono tutto sulla superficialità delle informazioni che già sanno e a partire da quelle, tirano delle conseguenze. Hanno già deciso che Gesù non può essere nulla di speciale. Talvolta proprio ciò che sappiamo della realtà ci impedisce di vedere il prodigio che continuamente solletica la coscienza umana. Di fronte a questa condizione, anche Gesù si ferma.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa provi quando presupponi di sapere già tutto?
Quando ti sei accorto/a che stavi guardando la realtà con occhi contemplativi?
Come è cambiato di conseguenza la tua connessione con la realtà?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
2
Agosto
2024
Contemplare il prodigio
commento di MT 13,54-58, a cura di Flavio Emanuele Bottaro SJ