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Cosa sarà
che ti fa lasciar la bicicletta sul muro
e camminare la sera con un amico a parlar del futuro…
Lucio Dalla e Francesco De Gregori
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 10, 38-42)
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Mi lascio ispirare
Oggi ci viene detto che Maria ha scelto la “parte migliore”, potremmo dire che ha scelto quello che, nella spiritualità ignaziana, viene definito il magis. La scelta di Maria è verso e per il Signore e il magis alla fine è proprio questo: scoprire e scegliere dove nella mia vita il Signore mi chiama ad una relazione più intima e più appassionata con lui.
Marta la troviamo invece adoperarsi in molti servizi, attività tutt’altro che negativa, anzi sarà il Signore stesso a mostrarci come questa sia un’altissima forma di Amore ma in quel determinato frangente la sta allontanando dallo stare con il Signore piuttosto che avvicinarla.
Il magis ignaziano infatti non sta tanto nella scelta in sé, ma nella scelta che supera la tristezza e l’individualismo nel quale ogni tanto rischiamo di chiuderci e riaccende la passione e l’amore per il Signore e con lui per gli altri.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando rischio di chiudermi nella tristezza e nell’individualismo?
In quali circostanze della mia vita ho fatto scelte che mi hanno dato vera gioia?
Come posso vivere una relazione appassionata con il Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Luglio
2024
Magis
commento di Lc 10, 38-42, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani