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Rifiuto le visioni e i sogni, … mi infastidiscono anche gli angeli. Perché il mio Gesù li supera di molto con la sua bellezza e il suo splendore. Non altri, dunque, sia angelo, sia uomo, ma lui prego di baciarmi con i baci della sua bocca!
Bernardo di Chiaravalle, Sermoni sul Cantico dei cantici
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 20,1-2.11-18)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria stava allʼesterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti lʼuno dalla parte del capo e lʼaltro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lʼhanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se lʼhai portato via tu, dimmi dove lʼhai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma vaʼ dai miei fratelli e diʼ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Mi lascio ispirare
Le apparizioni del Risorto spesso suscitano, gioia, incredulità, paura e talvolta sono preparate da delusione, sconforto e/o pianto. Spesso il dolore dei co-protagonisti affonda le sue radici nella tristezza generata dall’aver tradito o lasciato solo Gesù nella passione. Il pianto di Maria è tutto diverso, piange per amore, le manca il suo Signore, non ha nulla da farsi perdonare! È lo sconforto che prende gli amanti che affrontano il vuoto incolmabile lasciato da quella persona che ha dato senso alla loro esistenza.
Gesù sottrae la Maddalena al suo dolore con una terapia fisica e spirituale. Il primo invito è a rendersi conto del perché piange, la sua sofferenza affonda le sue radici nella mancanza di una persona che lei pensa perduta per sempre. Infatti, la domanda del Signore la fa passare dal “perché” al “chi”: chi stai cercando?
Quale immagine aveva Maria e abbiamo noi di Gesù? Passare per la Pasqua ci invita ad accogliere Gesù in modo nuovo. E oggi il Signore mi viene incontro in giardinieri, lattai, postini, colleghi di lavoro che sanno aiutarmi a dare le spalle ai sepolcri vuoti della vita. Anche la nostra esistenza è costellata di persone semplici che negli anni ci hanno invitati a guardare ciò che c’era dietro di noi, offrendoci una nuova prospettiva e soprattutto un nuovo cammino da percorrere.
La vita si apre mentre la viviamo andando avanti e smettendo di aggrapparci a ciò che è stato. Itinerario di ritorno alle nostre “comunità” per annunciare e scoprire, con loro, che qualcosa di nuovo è apparso, che la morte non trionfa! Un nuovo orizzonte che si apre solo condividendolo con altri, solo insieme saremo capaci di tradurre in azioni concrete la gioia indicibile che scaturisce dal contatto con il Signore della Vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa hanno generato i miei lutti amorosi?
Chi mi ha accompagnato verso l’apertura di un nuovo orizzonte? Come ha fatto?
In che modo la mia comunità sostiene ed orienta verso il di più la mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Luglio
2024
Un nuovo cammino
commento di Gv 20,1-2.11-18, a cura di Narciso Sunda SJ