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Sei davvero indipendente quando impari ad accettare lʼaiuto degli altri.
Kara Danvers in Supergirl
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,28-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Mi lascio ispirare
“Facciamo cambio”.
Non mi sembra vero di sentire queste parole: lasciare il mio zaino a un amico e prendere il suo. Non si tratta di un cambio alla pari. Il mio zaino è stracarico e pende da tutte le parti, il suo è leggero ed equilibrato. La proposta mi giunge inaspettata, proprio quando non ce la faccio più. Da tempo avevo iniziato a sentire come macigni le mille cose di troppo prese con me. Sotto il loro peso, barcollo e faccio rallentare tutto il gruppo.
Trovo bellissimo che un amico abbia questa delicatezza verso di me, mi faccia riposare, riprendere fiato. Questo gesto mi dice tanto di lui. Eppure sono combattuto: lo zaino che porto è mio, ha il mio sudore, è un peso che spetta a me portare. Fino a quando lo porto io, sono solo io che so quanto è sciocco aver messo dentro cose del tutto inutili. Non voglio che un altro senta sulle sue spalle il peso della mia paura di non avere abbastanza. Che cosa penserà di me?
Mi accorgo di essere ancora preoccupato per me stesso.
Guardo al mio amico, alla semplicità e naturalezza con cui si offre di aiutarmi. Vorrei essere come lui, attento al prossimo, attento ai compagni di cammino. Voglio imparare da lui, ma con questo zaino che mi schiaccia non ce la faccio. Parlo di attenzione al prossimo, mentre tutti mi stanno aspettando, mentre mi viene da maledire il giorno in cui mi sono messo la casa sulle spalle.
Per prima cosa, devo accettare di essere aiutato.
“Facciamo cambio”.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni ti costa lasciarti aiutare?
Che cosa si ribella in te?
Che cosa, invece, ti porta ad accettare l’aiuto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Luglio
2024
Facciamo cambio
commento di Mt 11,28-30, a cura di Stefano Corticelli SJ