Foto di bhuvanesh gupta su Unsplash -
Credo in Te e non ho paura, credo in ogni tua creatura, e lo chiedo anche ai miei piedi, di esser lì dove Tu sei.
Mattia Civico, Il coraggio nei piedi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 6,7-13)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Mi lascio ispirare
Non partire da solo, fatti coraggio
Gesù chiama amici i suoi compagni di viaggio
Chi si è sentito nutrito dal Suo amore
ne sia testimone, lo porti ad altre persone.
Ecco, così Cristo ci chiama:
ovunque tu vada, semplicemente ama.
Non hai bisogno di niente per andare
dove sei ora, è il primo passo per camminare.
Non ti preoccupare, non devi fare niente
solo abbi pazienza quando incontri altra gente
Porta il Signore dove scegli di restare
apri il tuo cuore, da lì Lui passa per toccare.
Non c’è niente di straordinario che devi saper fare
credo tu abbia visto vite cambiare
con una preghiera, una carezza, un pezzo di pane.
Se vuoi stare con Cristo non devi fare niente
incontralo anche in chi ancora non lo sente.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono le persone, luoghi e situazioni in cui mi sono soffermato e ho sentito l’amore di Dio presente?
Come vive, come sento, il rifiuto dell’incontro e del contatto? Quali pensieri ed emozioni mi abitano quando non sono corrisposto o non sento accoglienza e apertura?
Chiedo al Signore di mostrarmi se è ancora tempo di restare o se la sua chiamata mi invita ad andare: dove e con chi sono ora? Dove e con chi, da chi desidero andare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Luglio
2024
Il Dio vivente nell’incontro con l’altro
commento di Mc 6,7-13, a cura di Giovanni Stefani