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Non è libero chi è schiavo del proprio corpo.
Seneca
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,18-22)
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Mi lascio ispirare
Cosa ci vuole per passare all’altra riva? Cosa ci vuole per arrivare finalmente in un luogo, uno stato duraturo di pienezza e felicità?
Quello che propone Gesù è un cammino certamente impegnativo, che però ci porta alla libertà interiore.
Allo scriba che si illude che basti sapere qualcosa, Gesù invita a mettere in discussione quello che per lui è “casa”: i piaceri basici della vita, i punti di riferimento essenziali.
Per il discepolo l’invito è a fare un esame: c’è qualcosa che, proveniente dalla propria cultura, dalla propria educazione, dalla propria esperienza di vita, è stato buono e necessario ma a un certo punto risulta insufficiente per andare avanti?
Donaci, Signore, che la nostra sequela sia consapevole e coraggiosa.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono le priorità della tua vita? Che posto ha Dio?
Hai fatto qualche esperienza di povertà, di privazione che, magari dopo qualche tempo, ti ha fatto assaporare la libertà?
C’è qualcosa che ti impedisce di volare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Luglio
2024
Verso l’altra riva
commento di Mt 8,18-22, a cura di Federico Parise SJ