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Noi tutti prendiamo più sul serio ciò che costa che non quello che è gratuito.
Luciano de Crescenzo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 11,27-33)
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Mi lascio ispirare
Gesù si trova per la terza volta in tre giorni a Gerusalemme, la seconda nel tempio; due giorni prima vi ha scacciato i venditori di offerte, denunciando come la religiosità era diventata un affare economico. Economica non solo nel senso che qualcuno ne approfitta per lucrare sui doveri religiosi della gente, ma nel senso che la relazione stessa con Dio è mercificata: è un sistema in cui mi devo comprare la salvezza, e il potere di garantire questo scambio lo detengono sacerdoti, scribi ed anziani.
Abbiamo letto qualche versetto fa che questi hanno paura di Gesù, ora scopriamo che hanno paura anche delle reazioni della gente. In fondo la loro vita è dominata dalla preoccupazione di mantenere il potere e la faccia, per questo Gesù è una minaccia per loro.
Alla domanda sulla sua autorità, che è quella di Figlio di Dio amato, e quindi di un amore non da comprare, Gesù non risponde, come fa più volte nel Vangelo; costringe gli astanti a confrontarsi con sé stessi, a fare un esame di coscienza.
Il suo potere lo scopriremo solo in fondo: il potere di perdonare e di dare la vita!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è la tua relazione con il potere?
C’è qualcosa che hai paura di perdere e che ti costringe a fare compromessi con la vita? Cos’è?
In quali occasioni ti sembra di “mendicare” amore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Giugno
2024
Il silenzio della gratuità
commento di Mc 11,27-33, a cura di Federico Parise SJ