Foto da Pexels -
Si limitò a guardarmi. Quello sguardo mi disse tutto quello che c’era da dire.
Charles Bukowski
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,17-27)
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi! ». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Mi lascio ispirare
Oggi ci troviamo davanti a un gioco di sguardi. Il tale, inginocchiato, non alza lo sguardo su quell’uomo che pure chiama maestro buono; osserva la legge, fin dalla sua giovinezza, ma non ha imparato ad entrare in relazione, ad amare con tutto il cuore. Gesù fissa lo sguardo su di lui e lo ama con tenerezza, nel profondo, proponendogli il passaggio successivo: dall’osservanza della legge alla relazione intima con Lui. Ma il tale si fa scuro in volto; davanti alla proposta di condivisione della vita con Gesù nell’intimità della sequela, il suo sguardo non si apre alla gioia e ogni desiderio rimane intrappolato nei lacci del cercare sicurezza per se stesso, affidandosi ai suoi beni, lasciandolo triste.
Gesù guarda intorno i suoi e tutti coloro che sono sulla strada. Ci sono anch’io nascosto tra la folla per la strada? Sento lo sguardo di Gesù che mi cerca? Le ricchezze del denaro, del potere, del prestigio sono le mie catene? I discepoli sono sconcertati e stupiti dal sentire che le ricchezze impediscono l’entrata nel regno di Dio, ma, mentre parlano tra loro, dov’è il loro sguardo?
Gesù, ancora una volta, li guarda in faccia e ricorda che tutto è possibile a Dio. Incrociare uno sguardo è entrare nella familiarità più profonda con l’altro. La salvezza viene dallo sguardo… sollevando il mio sguardo da me stesso per incontrare quello di Gesù, che apre alla fiducia e alla speranza e tutto diventa possibile.
Maria Velia Gianfelici
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali beni mi tengono incatenato?
Quando ho sentito lo sguardo di Gesù posato su di me?
Come posso coltivare la relazione intima con Gesù per sentirmi liberato dal suo sguardo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Maggio
2024
La salvezza in uno sguardo
commento di Mc 10,17-27, a cura di Pietre Vive (Roma)