Giotto, Cattura di Cristo (Cappella degli Scrovegni, Padova) -
Molti mi guardano negli occhi
e rimangono estatici
perché capiscono che io ti ho visto,
che ti ho sentito,
o che perlomeno qualche volta
ti ho anche tradito.
Alda Merini, Corpo d’Amore
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 26,14-25)
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Che cosa siete disposti a darmi perché io ve lo consegni?» Ed essi gli fissarono trenta pezzi d’argento. Da quel momento egli cercava l’occasione buona per consegnare Gesú. Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesú e gli dissero: «Dove vuoi che ti facciamo i preparativi, per mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da quel tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino! Voglio fare la Pasqua con i miei discepoli lì da te”». E i discepoli fecero come aveva ordinato loro Gesú, e fecero i preparativi per la Pasqua. Giunta poi l’ora tarda, egli era a tavola con i Dodici e mentre mangiavano, disse: «Amen vi dico: uno tra di voi mi consegnerà». Ed essi, assai rattristati, cominciarono a dirgli uno alla volta: «Non è che sono io, Signore?» Ed egli rispose: «Chi intinge la mano con me nella scodella, è quello che mi consegnerà. Il Figlio dell’uomo, certo, se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo per mezzo del quale il Figlio dell’uomo viene consegnato! Bene sarebbe stato per lui se non fosse mai nato!» Giuda, colui che lo stava consegnando, disse: «Rabbì, non è che sono io?» Gli disse: «L’hai detto tu».
Mi lascio ispirare
Perché Giuda è giunto a tradire Gesù? Perché, lui che ne era discepolo e amico, a un certo punto ha consegnato Gesù ai sommi sacerdoti perché lo eliminassero?
Gli evangelisti cercano di dirci qualcosa sul mistero del male abissale in cui giaceva Giuda. Dal contesto dei racconti dei Vangeli ci rendiamo conto che Giuda non ha venduto Gesù per denaro, 30 denari è una piccola somma (la decima parte di un vaso di nardo), 30 denari non avrebbero cambiato la sua vita.
Il tradimento di Giuda non è solo infedeltà in un’amicizia, tradimento di un patto di alleanza, non è semplicemente un discepolo che smette di riconoscere il maestro o a un certo punto lo critica; Giuda vuole la distruzione, l’eliminazione di Gesù, e per fare questo ricorre a chi aveva il potere di mandarlo a morte, ottenendo il consenso dei Romani.
Perché Giuda ha fatto questo non possiamo saperlo: forse l’invidia, che può portare a un accecamento tale da volere la morte e la distruzione di un altro, forse un rancore covato dentro, una gelosia, forse il pensiero di non essere stato abbastanza riconosciuto rispetto agli altri…
Gesù stava a mensa con i suoi discepoli, è l’ultima sera, ma è anche il primo giorno degli Azzimi. Giuda risponde: «Rabbì, non è che sono io?», lo chiama rabbì e non Signore. Il buio è nel cielo e nel cuore, ma Gesù non si sottrae, ha il coraggio di un eroe e la tenerezza di un innamorato, e anche umanissima paura, dice «uno tra di voi mi consegnerà», eppure continuerà a chiamarlo amico fino alla fine, l’inimicizia è già stata cancellata.
Giotto nella “Cattura di Cristo” dipinge il mantello di Giuda: giallo, ampio, in primo piano e che, ricoprendolo, sembra quasi nascondere Gesù completamente. E invece dal mantello di Giuda vediamo uscire il rosso e il blu della veste e del mantello di Gesù, il rosso e il blu sono il simbolo dell’umanità e della divinità di Gesù, così Gesù sta abbracciando Giuda.
Valentina
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa risuona dentro di me contemplando il tradimento di Giuda?
In quali momenti mi sono sentito amato fino nel fondo dei miei abissi?
Cosa sento davanti all’abbraccio di Gesù e Giuda?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Marzo
2024
Buio nel cuore
commento di Mt 26,14-25, a cura di Pietre Vive (Roma)