Ultima Cena, Pietro Lorenzetti, Ultima cena (Basilica Inferiore, Assisi) -
Ti porto a cena con me,
ho un conto aperto con il passato
che pagherò io perché
il tuo futuro non sia un inganno.
Roberto Casalino per Giusy Ferreri, Ti porto a cena con me
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 13,21-33.36-38)
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
Mi lascio ispirare
Alle porte del triduo pasquale il Vangelo non smette mai di sorprenderci. Oggi assistiamo prima di tutto a una consegna di umanità di Dio nelle mani dell’uomo. Gesù vive un momento di grande intimità con i suoi discepoli, è a tavola e mangia con loro ma il suo cuore è turbato. È lo stato d’animo del viandante, di chi ha intrapreso il santo viaggio e trova la sua forza in Dio. È il timore di chi, vivendo in Dio, lascia tutto fino al completo dono di sé.
I suoi discepoli hanno imparato a conoscerlo, riconoscono il suo stato d’animo e vorrebbero fare qualcosa. Sentono l’aria densa di compimento anche se i loro occhi non sono ancora in grado comprendere ciò che sta accadendo. Si preparano così quasi inconsapevolmente alla vera Pasqua in cui Gesù svelerà il vero volto di Dio. Un Dio che è amore senza fine, che siederà sul suo trono – la croce – e giudicherà tutti con la sua legge, il perdono.
Chi con lo slancio di Pietro vorrebbe seguirlo fino alla morte, dovrà prima di tutto lasciarsi amare nelle proprie debolezze e in tutta umiltà. Nei rinnegamenti quotidiani, se si lascerà guardare da Gesù, scoprirà una nuova identità in grado di far cadere ogni maschera.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni mi sono sentito in piena intimità con Gesù?
Davanti a un Dio che si dona fino alla morte e alla morte di croce, cosa provo?
Cosa mi impedisce di lasciarmi amare da Dio nelle mie debolezze, con le mie maschere?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Marzo
2024
A cena con te
commento di Gv 13,21-33.36-38, a cura di Maria Buiatti Luca Baccolini