Daniel F. Gerhartz, Forgiven (dettaglio) -
Bisogna esprimere il profumo racchiuso nelle nostre anime! Bisogna essere tutti canto, luce e bontà. Bisogna aprirsi interamente di fronte alla notte nera, per riempirci di rugiada immortale!
Federico García Lorca
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 12,1-11)
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dellʼaroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Mi lascio ispirare
All’ingresso nella Settimana Santa il Vangelo ci permette di contemplare gli ultimi incontri di Gesù prima della sua morte in croce.
Oggi con lui entriamo nella casa di Marta e Maria a Betania. Insieme a loro fratello Lazzaro, queste donne erano solite ospitare il Maestro quando andava verso Gerusalemme.
Maria decide di procurarsi una quantità spropositata di nardo, un profumo molto intenso e assai costoso. Ci possiamo soffermare su questo gesto così delicato: possiamo contemplare Maria mentre prende dal vaso questo unguento e man mano ne cosparge i piedi del Signore. Lo fa con tenerezza, con amorevole cura nei confronti di Gesù. Il profumo del nardo è il profumo della Passione, è il profumo di cui si è impregnata la pelle del Maestro fino al momento della donazione della sua vita sulla croce. Gesù si lascia ungere da Maria, la lascia fare, permettendole di mostrargli il suo modo di amare più proprio.
Signore, ti chiediamo oggi di poter contemplare questo gesto così delicato di Maria nei tuoi confronti, per poter sentire e gustare interiormente il tuo desiderio di vivere una relazione d’amore con ciascuno di noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni/relazioni/ambiti di vita sento di avere la possibilità di amare il Signore seguendo lʼesempio di Maria?
Cosa può significare per me concretamente fare della mia vita un dono?
Quali sentimenti mi abitano quando penso che il Signore mi chiama a vivere, in qualsiasi stato di vita io mi trovi, una relazione d’amore con Lui?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Marzo
2024
Profumo inebriante che si spande
commento di Gv 12,1-11, a cura di Sara Zaccarini