Ph. by Luca Baccolini -
Oltre al buio che c’è
e al silenzio che lentamente si fa
e alla luce che taglia il mio viso
improvvisamente eccomi qua.
Francesco De Gregori, La valigia dell’attore
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 10,1-9)
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Mi lascio ispirare
Oggi si parla di un invio. Gesù che conosce il Padre perché viene dal padre, invia coloro che ascoltano e mettono in pratica la parola di Dio a preparargli le strade, ad aprire i cuori.
La caratteristica principale per ogni discepolo è farsi agnello. L’agnello è simbolo di docilità, mitezza, bontà, mansuetudine. Il vero agnello è Gesù che si offre senza riserve fino al dono sulla croce, perché amore senza fine e misericordia. Così siamo chiamati a essere noi: non attori finti e vuoti ma figli della luce, specchio del suo amore per ogni fratello.
Siamo chiamati così a entrare in ogni casa con la porta socchiusa e a portare l’annuncio di pace che fu degli angeli ai pastori perché Dio nasce là dove un uomo lo accoglie.
Shalom, Salam! La pace che è benedizione per tutti da parte di Dio, entrerà e germoglierà portando frutti silenziosi e inaspettati.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove posso vivere oggi la chiamata alla missione?
Cosa mi serve per essere pronto a portare l’annuncio della buona notizia con la mia vita?
In che modo la pace di Dio oggi può cambiare il cuore, gli eventi quotidiani, la storia?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Gennaio
2024
Tra un manifesto e uno specchio
commento di Lc 10,1-9, a cura di Maria Buiatti Luca Baccolini