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Un bel giorno ti accorgi che esisti,
che sei parte del mondo anche tu,
non per tua volontà e ti chiedi, chissà,
siamo qui per volere di chi?
Ivana Spagna, Il cerchio della vita
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 16,15-18)
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Mi lascio ispirare
Dopo la resurrezione, Gesù si fa presente di nuovo agli Undici per inviarli in tutto il mondo ad annunciare questa Buona Notizia. Destinatari di questo annuncio i discepoli, e noi con loro, chiamati ad agire in maniera conforme ad esso. I segni infatti che li accompagneranno sono tutti legati alla Vita che avanza di fronte alla morte.
Anche noi quando ci troviamo di fronte a qualcuno che è imprigionato nelle sue paure possiamo annunciare che esse non hanno l’ultima parola su di lui e aiutarlo a scacciarle, ridonandogli vita, come i discepoli hanno fatto scacciando i demòni.
Di fronte a incomprensioni che possiamo trovarci a vivere nelle relazioni, siamo chiamati a imparare a parlare una lingua nuova, la lingua dell’amore, che porta in sé ascolto e comprensione.
Infine, anche di fronte all’assunzione di un veleno che può portare alla morte e alla malattia possiamo essere annunciatori di vita.
Ti chiediamo, Signore, la grazia di poter vivere come tuoi discepoli, capaci di favorire la vita laddove regnano la morte e le tenebre.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni e relazioni ho la possibilità di agire come i discepoli di Gesù, annunciando la Vita?
Che cosa significa per me parlare la lingua dell’amore?
Quali sentimenti mi abitano quando mi sembra di vivere come discepolo di Gesù?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Gennaio
2024
Dare spazio alla vita
commento di Mc 16,15-18, a cura di Sara Zaccarini