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Non si possono scoprire nuovi oceani, se prima non si ha il coraggio di allontanarsi dalla riva.
Andrè Gide
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 3,22-30)
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in sé stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in sé stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro sé stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Mi lascio ispirare
La diffidenza, il sospetto che il bene fatto abbia la sua radice nell’inganno a mio discapito. Ecco cosa anima il cuore dei farisei – e tante volte anche il nostro. Ed è allora che ci si mette in difesa, guardinghi, pieni di pregiudizi e pronti a trovare il male dietro ogni azione o parola di chi osa fare del bene fuori dagli schemi, gratuitamente, quando non è richiesto!
Povero Spirito Santo, come potrà portare ventate di freschezza e novità se siamo chiusi all’inatteso, al gratuito… Così sigillati dal di dentro ci arrocchiamo nelle nostre posizioni e convinzioni, diventiamo norma a noi stessi, insensibili alle sofferenze e incapaci di gioire!
Ecco cosa sarebbe questo peccato imperdonabile, la chiusura cosciente, ostinata e radicale all’amore di un Dio che mi scomoda, perché amare è sempre lasciare la propria posizione di sicurezza e sbilanciarsi verso l’altro. Naturalmente queste minacce, come tutte quelle di Gesù, o di Dio Padre nel Vecchio Testamento, raggiungono il loro effetto nel non avverarsi. Sono parole che scuotono, che invitano in modo perentorio alla conversione del cuore e dell’agire! Apri la vela, sarà il Signore a gonfiarla col suo soffio vitale, buon viaggio!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale falsa immagine di Dio alimenta la mia diffidenza?
In quali comode certezze mi rintano per non uscire all’incontro con l’A/altro?
Quale “sì” alla novità della vita in Cristo desidero oggi pronunciare per rimettermi in cammino?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Gennaio
2024
Un Dio che mi scomoda
commento di Mc 3,22-30, a cura di Narciso Sunda SJ