Ph. by Melania Condò -
lasciare v. tr. [dal latino laxare «allargare, allentare, sciogliere», derivato di laxus «largo, allentato»]
Treccani, etimologia del verbo “lasciare”
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 1,14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Mi lascio ispirare
È una specie di porto
di mare la vita a cui chiama
il Vangelo. Tu passi attraverso,
dentro le nostre vite così
come sono, perché queste sono il tempo
e lo spazio dell’incontro
con il Padre: pronte a compiersi.
Passando scruti e ci vedi mentre
a fuoco ogni volto e la sua
storia. Occhi fedeli che riconoscono
ogni vocazione: appello concreto
affinché la esprimiamo al meglio, ben
oltre, ben altro, pur dentro
la stessa storia.
Perché il regno sia vicino serve
lasciar andare: solo così
è possibile allargare. Respiro
ampio. Lasciare reti e barche,
convinzioni e illusioni,
padri e compagni è trovare
senso. Allargare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale tempo o quale luogo della mia vita avverto come occasione autentica in cui il Signore mi chiama a essere parte del Vangelo?
Quali paure, quali resistenze mi suscita l’idea del lasciare?
In quale dimensione della mia vita mi accorgo che “lasciare” può significare “allargare”?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Gennaio
2024
Un porto di mare
commento di Mc 1,14-20, a cura di Melania Condò