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Il mondo non morirà mai d’inedia per mancanza di meraviglie, ma solo per mancanza di meraviglia.
G. K. Chesterton
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Mi lascio ispirare
Gesù, ma chi te l’ha fatto fare? Tu sedevi alla destra del Padre e ti sei ridotto a dormire in una mangiatoia… Rifiutato dagli albergatori, ti riscaldi con la paglia degli animali!
Io non ti capisco del tutto, avresti potuto essere Re per davvero, vivere in una corte con tutti gli onori del caso, e invece ti accontenti di una famiglia tanto umile.
Per non parlare della gente che ti accompagna: pastori, giusto per cominciare, e poi pescatori, esattori delle tasse, sicari, prostitute… ma come scegli?
Sai che, come ogni religione, anche l’ebraismo può essere male interpretato e convertirsi in qualcosa che non fa crescere; conosci Dio meglio di chiunque altro, eppure accetti le regole del gioco e compi tutti i passi della Legge ebraica, che spesso tenterai di purificare.
Donami di conoscerti e amarti di più, perché tutto questo mi sembra ancora un paradosso!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti fa innamorare ogni giorno di questo Dio bambino?
Che cosa ti colpisce di più di queste contraddizioni?
Quale dono che ti sembra più urgente custodire e far maturare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Gennaio
2024
E chi lo capisce, questo?
commento di Lc 2,16-21, a cura di Federico Parise SJ