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Il maggior ostacolo del vivere è l’attesa, che dipende dal domani ma spreca l’oggi.
Lucio Anneo Seneca
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,11-15)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Mi lascio ispirare
Sento dentro
il tempo
dell’ultima resa,
la fine di una
vita in attesa.
È già andato
colui che disse
che saresti venuto:
Tu ora vivi
in noi
minuto per minuto.
Ti stendo davanti
un manto di paura:
provo timore
sapendomi creatura.
Cosa vuoi per me
Re dei Re?
Lontano da Te
sento nel vuoto
posato ogni passo.
Dammi la fede
di chiamarti nel buio,
di sentire che
al mondo sono
di Dio figlio voluto.
Sento ora
si accende ancora
quel dolce calore
di ogni battito
che scorre
la vita nel cuore.
Donami la grazia
di sapere ancora
che in ogni uomo
sei il Dio che vive
qui e ora.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale modo Dio opera il Suo regno attraverso di me?
Quali pensieri, sentimenti, credenze in me fanno violenza e ostacolano il Suo disegno e il mio bene?
Dove nella mia vita non riesco a scorgere e sentire la presenza dell’Amore di Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Dicembre
2023
Il dono del presente
commento di Mt 11,11-15, a cura di Giovanni Stefani