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Ogni tua piccola lacrima
è oceano sopra al mio viso
e in cambio non chiedo niente,
solo un poʼ di tempo,
sarò vessillo, scudo
o la tua spada dʼargento.
Måneskin, Coraline
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 19,41-44)
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
Mi lascio ispirare
Trovarsi accanto alla persona amata, a chi si vuol più bene al mondo e vedere il buio nei suoi occhi. Vedere l’incapacità di quel cuore di accogliere l’amore, di accogliere la bellezza della sua vita, l’impossibilità per quegli occhi di trovare la Luce intorno a sé e capire che tu non puoi nulla in questa situazione se non stare, al meglio che puoi, al meglio che ti è concesso, con tutte le tue controverse emozioni – dolore, paura, rabbia, incomprensione – e con il cuore triste.
Che sia Gerusalemme o una persona a cui vogliamo bene, il nostro cuore risponde al medesimo modo: come quello di Gesù, così il nostro piange per la vita non vissuta, prova a esortare chi si è perso nel buio, combatte con la preghiera perché la Luce sia vista, perché la persona cui vogliamo bene si sente visitata nuovamente dal Signore della pace e ritrovi se stessa.
Come Gesù, siamo chiamati ad amare con ancora più forza chi si è perso e resta al buio. Siamo chiamati ad amare da lontano, a pregare anche per chi ha smesso di sperare e credere.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti sei sentito impotente di fronte a un amico che soffriva?
Come ti sei comportato?
Per chi preghi oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Novembre
2023
Amare anche da lontano
commento di Lc 19,41-44, a cura di Martina Pampagnin