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Il presente non è un potenziale passato, è il momento della scelta e dellʼazione.
Simone de Beauvoir, Per una morale dellʼambiguità
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 17,20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Mi lascio ispirare
Ben singolare destino quello del Figlio dell’uomo: soffrire ed essere rifiutato dalla generazione che lo ha presente fisicamente, e poi invece essere ricercato spasmodicamente quando non lo sarà.
In fondo, è la caratteristica di ogni modalità “religiosa” (nel senso di limitante, rinchiudente) di vivere il rapporto col Signore: cercarlo dove forse non c’è, nei segni esteriori o nelle risposte troppo tranquillizzanti che talvolta lo stesso mondo religioso sembra dare, e invece non riconoscerlo come già presente in ciò che di autenticamente umano ed evangelico si sperimenta nella vita di relazione.
E la domanda dei farisei sembra confermare ciò che si intuisce: in fondo, di colui che è presente e sta invitando a conversione di vita interessa poco; interessa, invece, quando un astratto regno di Dio verrà, senza accorgersi che il regno di Dio, quello vero, quello presente che sa suscitare domande, che sa smuovere cuori e che sa dare speranza e vita nuova a esistenze che sembravano ormai inutili, proprio quel regno di Dio, ovvero Gesù stesso, è ben presente, lì, in mezzo a loro.
Chissà se per noi vale lo stesso con il dono dello Spirito operante nel mondo oggi, o ne cerchiamo uno a nostro uso e consumo… e non lo troviamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale regno di Dio stai cercando?
In quale posto inaspettato hai trovato Dio?
Quale vincolo rischia di soffocare la tua relazione col Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Novembre
2023
Conversione presente
commento di Lc 17,20-25, a cura di Lino Dan SJ