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Nessuno può giudicare meglio di te ciò che è giusto per te.
Paulo Coelho
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 12,54-59)
In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Mi lascio ispirare
Le provocazioni oggi sono chiare e severe.
Gesù ci chiama a giudicare le cose attorno a noi, le cose che ci succedono e le cose che ci circondano. Ma non basta essere dei semplici “analisti della realtà” in grado di prevedere gli eventi meteorologici o di descrivere alla perfezione ciò che ci circonda come fenomeno naturale o culturale.
Siamo chiamati a «giudicare noi stessi ciò che è giusto». È qualcosa di divino che però ci rende umani. Allora, nel nostro cammino di vita, diventare uomini vuol dire assumere ogni volta una posizione di fronte alle cose, confrontandole con una verità, la Sua, che è in noi e che viene da Lui.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quante volte ci affidiamo all’autorità che di volta in volta riteniamo più importante perché giudichi al posto nostro?
Che cosa mi aiuta ad avere consapevolezza del bene che vive in me come Sua presenza?
Che cosa porto, oggi, davanti al giudizio più profondo del mio cuore nella preghiera e nel discernimento interiore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Ottobre
2023
Una verità che è in noi
commento di Lc 12,54-59, a cura di Pietre Vive (Roma)