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L’arte da imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e prefetti, ma quella di saper essere così come si è: invincibilmente fragili e imperfetti.
Alessandro D’Avenia
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 12, 1-7)
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Mi lascio ispirare
Quando pensiamo al verbo contare, pensiamo ai numeri, alla quantificazione: ciò che vale è ciò che è più grande, che costa di più. Per Gesù ciò che conta è ciò che è amato da Dio, nella logica di Dio. Per lui valiamo così come siamo, con le nostre fragilità, le nostre debolezze. Per Dio tutto vale! Ci conosce in profondità – conosce anche il numero dei nostri capelli – e per lui abbiamo valore proprio perché siamo così come siamo!
Aiutaci, Signore, a scoprire ciò che ha più valore per Te nella nostra vita, ciò che è più nascosto, ma che ci rivela il Tuo grande amore per noi. Aiutaci a non quantificare, a valorizzare, a scoprire la ricchezza che è in noi, perché è un Tuo dono.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
A che cosa do più valore nella vita?
In quali aspetti della vita quantifico e applico la logica della grandezza materiale?
Cosa mi impedisce di dare valore alle mie debolezze e fragilità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Ottobre
2023
Contare
commento di Lc 12, 1-7, a cura di Chiara Selvatici