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Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria.
Gustav Meyrink
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,51-56)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mi lascio ispirare
Com’è difficile cambiare il modo in cui vediamo Dio. È così radicata in noi questa visione distorta che ce ne accorgiamo quasi sempre troppo tardi. Un Dio che ti spiana la strada, toglie i problemi e valida i tuoi sentimenti di vendetta contro tutti quelli che ti mettono i bastoni fra le ruote. Un Dio che va a Gerusalemme per conquistarla, che vuole il tuo successo terreno anche a costo di calpestare gli altri…
Com’è rassicurante constatare che quello non è il nostro Dio, sapere che quel Dio ci sprona a essere migliori, ci rimprovera perché sa che siamo più di quello che pensiamo… Il nostro è un Dio che va a Gerusalemme piangendo per il destino della città, anche se sa che proprio le persone di quella città lo consegneranno al boia.
Sono piccoli gesti quelli che vengono raccontati nei Vangeli, frasi brevi ed episodi veloci che potrebbero essere dimenticati. Eppure sono questi che più hanno colpito i discepoli che poi hanno parlato della vita di Gesù. Sono questi attimi che sono stati raccontati per anni solo oralmente e poi messi per iscritto, perché qualcuno credendo nel loro valore ha scelto di tramandarli.
Le sue parole di Gesù sono rimaste nei cuori di chi ne ha tramandato le storie, il suo rimprovero – incomprensibile per le logiche del mondo – si è infilato nelle pieghe della loro memoria, e li ha fatti riflettere e rimuginare. Li avrà colpiti probabilmente come Gesù fosse deluso da chi voleva portare violenza… Perché Gesù ci rimprovera? Perché sembra debole?
Poi, dopo la resurrezione, la scoperta: “ha sempre amato chi lo respingeva, anche noi… E questo significa che ci amerà sempre, noi e chiunque lo conosca, anche se lo respingiamo. Di questo Dio saremo testimoni, di questo Dio saremo messaggeri.”
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che occasione ti sei allontanata/o da Dio perché pensavi di averlo respinto troppo?
A quale versione di Dio chiedi aiuto nelle tue preghiere?
Come vorresti che Dio si comportasse con gli ostacoli del tuo cammino?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Ottobre
2023
Messaggeri
commento di Lc 9,51-56, a cura di Gloria Ruvolo