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Il cambiamento è inevitabile, la crescita è una scelta.
Bob Proctor
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,43b-45)
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Mi lascio ispirare
Non è scontato resistere
all’irrigidire le attese
nell’ammirazione beata
delle cose che, sembra, vanno come speravi
o anche meglio.
Non è semplice accogliere
con realismo e senza ritardi eccessivi
i rilanci ambigui della realtà
che si muove intorno con tanta più libertà e fantasia
delle nostre previsioni schematiche.
È possibile scegliere
il coraggio di sfidare il mistero
almeno di parlarne
con lui
acconsentire al dono liberante della crescita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali aspettative particolarmente belle e definite mi irrigidiscono e rischiano di imprigionarmi?
In che situazioni ho recentemente sentito che “non ero in fase” con quello che stava succedendo? Che sensazioni ho provato? Che passi ho fatto?
Chi sono i compagni con cui posso parlare dei conti che non tornano? Come la preghiera e la relazione con Gesù mi stanno aiutando a crescere?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Settembre
2023
Crescere con lui
commento di Lc 9,43b-45, a cura di Matteo Suffritti SJ