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Non giudicare ciascun giorno in base al raccolto che hai ottenuto, ma dai semi che hai piantato.
Robert L. Stevenson
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,4-15)
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.»
Mi lascio ispirare
È come se fosse sempre il giorno della semina. Ogni giorno Tu prendi il sacco della Parola e ti incammini nel mondo. Ad ogni passo, un volto. Ad ogni volto dei semi, non a caso, scelti. Sussurri nelle nostre orecchie le tue parole di vita, ogni giorno, senza fine. Cammini, ci incontri – noi magari nemmeno ti notiamo, ma a te non importa. Ti avvicini, alito di vita e ci sussurri parole, semini la tua voce nel nostro cuore. Non importa che siamo distratti, non conta se il cuore è in guerra o sconfitto dal nemico: ti incammini, ci vedi, ti fermi e ci parli. Non perdi mai la speranza con noi. Giorno dopo giorno, una nuova possibilità di vita per ciascuno di noi. Passo dopo passo, manciate di semi che cadano in terreni diversi. Giorno dopo giorno semi che prendono vita, mettendo radici e germogliando fino a farci diventare il giardino più bello che tu abbia mai creato.
Cercami, Signore, passa ogni giorno tra le folle e cerca il mio cuore: sussurra parole di vita, anche quando le porte del mio cuore sono chiuse. Basta una tua parola perché il campo della mia vita torni a splendere di spighe dorate.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione una parola ha aperto il tuo cuore chiuso dal nemico?
Quando sei in balia delle preoccupazioni, in che modo trovi tempo per la Parola?
Quale Parola si è radicata in te?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Settembre
2023
Semi di vita
commento di Lc 8,4-15, a cura di Martina Pampagnin