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«Ma non te rendi conto de quanto è bello che non porti er peso del mondo sulle spalle, che sei soltanto un filo d’erba in un prato… Non te senti più leggero?»
Io non lo so se era proprio così, però me ricordo che quel giorno in effetti ho pensato che c’era qualcosa di incredibilmente rasserenante ad essere solo un filo d’erba, che non faceva la differenza per nessuno, e che non c’aveva la responsabilità per tutti i mali del mondo.
Zerocalcare, Strappare lungo i bordi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 18,15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Mi lascio ispirare
Zerocalcare racconta la leggerezza di scoprirsi fili d’erba. Il brano proposto oggi, al contrario, ci parla di tutto il peso di ogni nostra azione. La parola rivolta al diretto interessato – e sappiamo bene quanto pesa, quanto scotta – piuttosto che a un terzo, per lamentarsi e sparlare in separata sede; la fatica di mediare e comprendere, di provare a ricucire uno strappo; il coraggio di tagliare definitivamente quando una relazione diventa parassitaria e non mostra alcun margine di guarigione possibile, eccetera…
Momenti in cui legare ed altri in cui sciogliere, chiedendo sempre la grazia di discernere gli uni dagli altri. Coscienti che «tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo». Ciò che decidiamo di fare ha un peso, così come ha un peso tutto ciò che rinunciamo a fare. Ci sono persone, luoghi, situazioni, “sulla terra e nel cielo”, per cui proprio noi facciamo la differenza, sia che scegliamo sia che non scegliamo.
A volte potrà farci bene ricordarci della nostra piccolezza, e consolarci con Zerocalcare pensando che siamo fili d’erba e che la salvezza del mondo (per fortuna!) non dipende da noi. Altri momenti, però, ci mostreranno con forza il peso specifico di ogni nostra singola azione, il valore di tutto ciò che abbiamo lasciato scorrere per paura di metterci in gioco… E ci ricorderanno che è proprio nella confusione, nei tentativi e nelle fatiche delle nostre relazioni di oggi che inizia l’Eterno.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando sono diventato insensibile e indifferente al peso e al valore delle mie azioni?
Quando mi sono fatto eccessivamente schiacciare, fino a rimanere bloccato. dal peso di alcune decisioni?
Cos’è che vorrei “legare/ricucire” o “sciogliere/tagliare”, oggi e per sempre?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Settembre
2023
Legare e sciogliere
commento di Mt 18,15-20, a cura di Harambet