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Vorrei anch’io trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione.
Teresina di Lisieux
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 19,13-15)
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
Mi lascio ispirare
Se Gesù non avesse mai detto nulla sui bambini, si potrebbe comprendere la cautela dei discepoli nel farli passare verso Gesù per ricevere la benedizione. I bambini piccoli infatti non erano soggetti religiosi, perché non potevano conoscere e osservare la Parola. Ma Gesù chiama a diventare come bambini, per poter entrare nel regno dei cieli.
Ma i discepoli sono recidivi, resistenti. Non riescono proprio a comprendere. Con loro è bene allora farsi guidare da chi la via dei piccoli l’ha percorsa e narrata, come Teresina di Lisieux, col suo tentativo di tenere insieme il desiderio di diventare grande nei cieli e la sua piccolezza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che spazio hanno i bambini nella mia vita?
Quando mi capita di essere, come i discepoli, resistente ai piccoli e alla loro piccolezza?
Cosa mi aiuta a vivere la promessa di una piccolezza come strada verso il Padre?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Agosto
2023
Piccola grandezza
commento di Mt 19,13-15, a cura di Leonardo Angius SJ