Il senso della vita -
Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo.
Pablo Picasso
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 13,44-46)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Mi lascio ispirare
Perché mai dovrebbe interessarci oggi il “regno dei cieli” di cui parla Gesù? Non si tratta di una realtà riguardante solo il popolo di Israele. Il “regno dei cieli” è l’anelito a vivere una vita piena, una vita bella, una vita che sia degna di essere vissuta. È più di un desiderio evanescente: caratterizza l’essere umano in quanto tale sin dalla sua nascita.
Gesù evoca il “regno dei cieli” attraverso delle similitudini che riprendono aspetti della nostra vita quotidiana per aiutarci a riconoscere la sensazione che accompagna questa pienezza di vita.
E ci parla di un tesoro nascosto in un campo, che un uomo trova, nasconde; poi vende tutti i suoi averi per comprare quel campo. Di fatto, l’uomo non si comporta in modo lineare. Se io trovassi un tesoro in un campo, me lo porterei a casa subito… Ma qui in gioco non è il tesoro, ma il fatto che l’uomo è disposto a vendere tutto quello che ha per quel tesoro. Detto in altre parole, il “regno dei cieli” avviene quando siamo disposti a giocarci tutto quello che siamo nella situazione che stiamo vivendo. La pienezza coincide con la sensazione che in un certo momento della nostra vita entriamo in contatto con l’eternità. In quel frangente, tutto il mio passato e tutto il mio futuro partecipano a quel momento presente. Per cui non abbiamo bisogno di nient’altro. Il “regno dei cieli” non è un qualcosa di materiale da possedere, è piuttosto un atteggiamento di vita. Vivere il presente con tutto quello che sono è ciò che mi permette di gustare il senso dell’eternità.
E, ancora, il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose. Trovata una perla di grande valore, vende tutti i suoi averi e la compra. Qui l’immagine è simile alla precedente ma con un accento diverso. L’essere umano è paragonato a un mercante che cerca qualcosa di preciso. La sua attenzione per l’oggetto del suo desiderio lo orienta a focalizzare in quali luoghi cercare ciò che gli sta a cuore. In questa prospettiva, la pienezza di vita è qualcosa che ci appartiene dalle nostre origini. È ciò che consapevolmente o inconsapevolmente cerchiamo nella nostra vita. È quella domanda aperta con cui ci muoviamo nel mondo. È quel faro che ci attrae e crea una direzione nel nostro cammino. È qualcosa che cresce con noi, evolve, matura, eppure rimane sempre la stessa cosa: è il filo rosso della nostra vita. E lo sappiamo riconoscere immediatamente quando si presenta davanti. Come se il nostro cuore sia un sonar che ci avverte quando siamo vicini.
Possiamo vivere in due modi: lasciare che questa pienezza ci muova inconsapevolmente senza che ce ne accorgiamo, a volte prendendo anche degli abbagli, oppure possiamo esercitarci nel mettere a fuoco cosa ci muove e imparare a dirigerci verso. Da qui nasce la vita spirituale.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti sta davvero a cuore nella tua vita?
Quale tuo modo di stare davanti alla realtà ti restituisce pienezza?
Chi vuoi essere per il mondo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
2
Agosto
2023
Il senso della vita
commento di Mt 13,44-46, a cura di Flavio Emanuele Bottaro SJ