-
Solo chi chiede di più può ottenere di più, e solo chi sa che c'è di più, chiede.
Alan Cohen
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mi lascio ispirare
Oggi siamo riportati all’essenziale, è singolare che il Signore per prima cosa ci spieghi come non pregare: la preghiera deve essere sobria, piena di confidenza e centrata sul presente, proprio come dovrebbero essere le comunicazioni con le persone che amiamo! Infatti, chi è innamorato intuisce cosa desidera la persona amata, la richiesta allora serve a rendere sempre più certa nel cuore di entrambi l’importanza del richiesto.
Quando ripetutamente presentiamo al Signore delle necessità queste si fanno sempre più profonde ed essenziali. Il “pane quotidiano” prende molte e diverse fragranze, perché sempre cangiante è la qualità dei cibi e delle relazioni che ci nutrono veramente. Richieste fatte a un Padre nostro, che ci ricorda di tenere amorevolmente. nell’orizzonte delle petizioni personali, l’intera comunità in cui viviamo.
Infatti, proprio le mie richieste dovrebbero aiutare le relazioni in cui sono coinvolto a diventare più fraterne e filiali. Così la nostra preghiera, e l’agire che ne consegue, contribuiranno a far accadere anche oggi e domani il Regno di misericordia e comunione del nostro Padre Celeste! Il Signore ci aiuti a combattere l’eterna tentazione, quella di non sentirsi e di non vivere da figli e figlie amati e da fratelli e sorelle consanguinei di Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Di quale “pane” sento di aver più bisogno in questo tempo della mia vita?
Riesci a formulare questa richiesta con pochissime parole? Prova a comporre una tua brevissima preghiera e riportala spesso alla memoria tua e di Dio in questa giornata.
Cosa oggi ti impedisce di sentirti veramente figlio e fratello, figlia e sorella? Chiedi al Signore che non ti lasci sprofondare in questa tentazione.
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Giugno
2023
Chiedere nell’amore
commento di Mt 6,7-15, a cura di Narciso Sunda SJ