-
Non c’è un solo frammento isolato in tutta la natura, ogni frammento fa parte di un’unità armoniosa e completa
John Muir
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 17,20-26)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
Mi lascio ispirare
Gesù rivolge al Padre questa splendida preghiera in cui viene chiesto il dono della comunione tra noi e con Dio: in essa ognuno di noi ha la possibilità di sentirsi pensato e amato da Lui, chiamato per nome.
Quante sono le occasioni in cui vivere in maniera unitaria ci sembra solo un miraggio!
Spesso possiamo sperimentare, nelle nostre vite, la difficoltà e la pesantezza della divisione. Possiamo sentirci frammentati interiormente, spesso a causa di alcune situazioni/relazioni che viviamo e che creano in noi strappi e sofferenza. Altre volte invece, possiamo sperimentare la divisione con coloro che ci stanno vicino, possiamo non sentirci più compresi o amati. Ancora possiamo vivere una separazione da Dio, sentendolo lontano.
Proprio per questo per noi, da Gesù stesso, viene innalzata questa preghiera. Egli manifesta, dunque, un desiderio: che in ciascuna delle nostre divisioni, che possiamo trovarci ad attraversare, non ci sentiamo abbandonati, ma sostenuti e amati.
Il Signore ci faccia partecipi di questa comunione che lui stesso vive con il Padre e con chi gli sta vicino. Possa il nostro cuore essere riempito proprio da quell’amore che lo stesso Padre e Figlio si scambiano, diventando una sola cosa.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni sperimento la divisione interiore? E in quali, invece, l’unità?
Che cosa vuol dire per me vivere la comunione con gli altri e con Dio?
Quali sentimenti mi abitano quando vivo in maniera frammentaria? E quali, invece, quando riesco a vivere in maniera unitaria?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Maggio
2023
Una frammentarietà che si unisce
commento di Gv 17,20-26, a cura di Sara Zaccarini