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E andando nel sole che abbaglia,
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Eugenio Montale
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 16,16-20)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Mi lascio ispirare
La vita ci pone delle sfide che superano infinitamente le nostre forze: un compito che non possiamo svolgere, un lavoro che rimarrà incompiuto, una partita truccata… Cerchiamo, solitamente, di dominare l’angoscia in due modi opposti. O ci volgiamo dall’altra parte, rifugiandoci in un mondo immaginario, e ci troviamo per così dire narcotizzati, oppure facciamo analisi su analisi dei problemi mondiali, come se si risolvessero con il solo parlarne.
Tra il guardare nulla e il guardare tutto, c’è una via di mezzo, che è il velare. La madre copre gli occhi al bambino che si trova davanti a una scena violenta. La maestra spezza il contenuto del suo insegnamento in tante piccole lezioni, che portino l’alunno a imparare a leggere e a scrivere e a diventare protagonista.
L’amore vela, la carità tutto copre. Con questa premura, ci troviamo, passo dopo passo, a realizzare quello che mai avevamo immaginato. L’impossibile si fa realtà.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti è capitato di sentirti schiacciato da una sfida?
Che cosa significa per te “velare”?
In quali occasioni ti capita di mettere un velo davanti alla realtà?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Maggio
2023
La mano davanti agli occhi
commento di Gv 16,16-20, a cura di Stefano Corticelli SJ