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Per accogliere una rivelazione
– grande o piccola che sia –
basta a volte essere docili,
termine che indicava in origine
la disponibilità a farsi istruire.
Erri De Luca, Una nuvola come un tappeto
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 16,12-15)
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
Mi lascio ispirare
Ci avviciniamo alla verità con gradualità, accompagnati, ispirati e sostenuti dallo Spirito che abita in noi. L’approccio alla realtà delle cose, delle situazioni, della presenza di Dio nella sua creazione e della sua salvezza donata ha bisogno di tempo e di forza d’amore (lo Spirito è Amore del Padre e del Figlio). Solo l’amore è capace, infatti, di “portare il peso”: più l’Amore si espande in noi e più ci abilita ad accogliere la verità.
Lo Spirito continua ad annunciare nello scorrere della vita e della storia: un flusso di rivelazione che è lo stesso messo in atto da Gesù. Lo Spirito che abita in noi realizza in noi una verità che non è intellettuale ma esistenziale e vitale: intesse in noi la vita di Gesù, in noi che siamo il suo corpo ecclesiale.
Siamo così vita intessuta con Gesù, imperfetti e peccatori e incorporati in Lui, disponibili alla conversione continua, portatori della bellezza della creazione in noi e fuori di noi (“la creazione attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio”).
La verità è quella della creazione e della salvezza vissuta, di una vita nuova in Cristo e di un dono da essere per chiunque incontriamo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che rapporto hai con la “verità”? Quali caratteristiche ha la verità secondo te?
Quali sono le consapevolezze che ti pesano in questo frangente della tua vita?
Lo Spirito d’Amore è stato riversato dentro di te: che posto gli dai?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Maggio
2023
Amore e verità
commento di Gv 16,12-15, a cura di Andrea Piccolo SJ