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Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare, l’altra per ricevere.
Johann Wolfgang von Goethe
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,9-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Mi lascio ispirare
Possiamo farci la domanda “come si fa a rimanere in questo amore?”, ma anche chiederci “di che amore si tratta?”. «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi». Per prima cosa, allora, significa lasciarsi amare, così come siamo, con i nostri pregi e i nostri limiti, entrando in questa relazione d’amore tra Padre e Figlio, nello Spirito.
Però poi non possiamo accontentarci o soltanto gongolare di questo amore “immeritato”: siamo chiamati anche noi ad amare come Gesù ci ama. A partire dalla nostra esperienza possiamo provare ad accogliere l’altro per quello che è e non per come vorremmo che fosse, senza giudizi o pregiudizi. E poi metterci al servizio dei fratelli e delle sorelle che incontriamo nel nostro quotidiano, chiunque essi siano.
Questo significa anche cercare di uscire da sé, distaccarsi dalle proprie sicurezze umane, dalle comodità mondane, per aprirsi agli altri, specialmente di chi ha più bisogno. Significa mettersi a disposizione, con ciò che siamo e ciò che abbiamo, per poter amare non a parole ma con i fatti. Solo allora la nostra gioia sarà piena, perché gioia del Signore in noi con gli altri.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali parti di me o della mia vita faccio fatica a lasciarmi amare dal Signore?
Chi posso provare ad accogliere al di là di giudizi e/o pregiudizi?
Cosa posso mettere a disposizione/ servizio di chi ha più bisogno?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Maggio
2023
Amare non a parole ma con i fatti
commento di Gv 15,9-11, a cura di Valentina Dovico s.a.