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La verità rende liberi, l’imperfezione rende veri.
Massimo Bisotti
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,6-14)
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
Mi lascio ispirare
Nel cammino di conversione permanente che siamo chiamati a percorrere come cristiani, potrebbe sorgere a volte l’insidiosa tentazione di pensare: tutto qui? Sono questi i grandi miracoli di Dio? Una vita normale, alcuni amici, una costante tensione verso una perfezione irraggiungibile… Dov’è il Padre? Dove sono i segni che sto facendo bene, che sono o meno dovrei essere, che mi ha perdonato per i miei peccati?
Per questo Gesù ci chiede: “sicuro che non ti sia sfuggito qualcosa di importante? Non hai visto nella tua vita l’impronta mia e del Padre?” Non ci sono segreti o traguardi nascosti da raggiungere, scorciatoie da videogiochi per vedere il Padre. La verità è sempre una verità incarnata, che vive e si sporca nel tempo e nello spazio, diversa dai fuochi d’artificio che ci aspettavamo; anzi, forse è simile al magma che scorre profondo e inesorabile spostando continenti, a un fiume sotterraneo che si nutre di momenti veri, vivi e imperfetti.
E allora, forse, quello che Gesù voleva dire a Filippo era questo: è lui stesso il miracolo, perché è grazie a lui che possiamo avere accesso a uno sprazzo di paradiso, a quei momenti di grazia in cui la vita tutt’a un tratto sembra bella, piena, sensata.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione avresti voluti segnali più chiari da Dio?
Quali sono i momenti della giornata in cui contemplare le opere del Padre sulla tua vita?
Quali sono le verità più importanti che ho scoperto nel mio cammino di fede?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Maggio
2023
Verità imperfetta
commento di Gv 14,6-14, a cura di Gloria Ruvolo