Caspar David Friedrich - Mattino di Pasqua -
Davanti il sepolcro vuoto le donne provarono stupore non a causa di una visione straordinaria, ma al contrario perché non vedevano niente là dove pensavano che avrebbe dovuto esserci qualcosa. […] come le donne [...], (i cristiani di oggi) sono chiamati a riconoscere nell’Invisibile qualcuno, colui che già in questa forma gli fa la grazia di rivolgersi a loro, e a cui possono rispondere.
M. de Certeau, Esperienza cristiana e linguaggi della fede
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 28,8-15)
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
Mi lascio ispirare
A volte il Signore ci raggiunge e ci si dona “come assente”: il primo segno della Resurrezione non è un’apparizione, ma un sepolcro vuoto… Dove avevano pensato di trovare una pietra pesante, le donne avevano trovato un varco aperto; pensavano che avrebbero avuto un cadavere da ungere, un corpo da stringere e su cui piangere, ma avevano scoperto che «lui non è qui». A volte il Signore ci sfugge per rimetterci in cammino, delude le nostre ricerche di tutti i giorni per dialogare con la speranza più profonda che abita il nostro cuore. Si lascia incontrare solo dopo aver creato uno scarto rispetto alle nostre aspettative.
Altre volte, come in questo testo, «ci viene incontro»: nella liturgia che viviamo come Chiesa, nella preghiera personale, nella vita di tutti i giorni… Si fa presente, ci permette di abbracciargli i piedi e sperimentare in pienezza la vicinanza del suo corpo risuscitato. Ci accoglie come una casa confortevole, ci riscalda e rigenera con la sua presenza.
In ogni caso, sia nel segno dell’assenza degli incontri mancati (il sepolcro vuoto) che in quello della presenza degli incontri realizzati (il Risorto che appare e si fa toccare) la buona notizia ci rimette nella condizione di vivere pienamente: riaccende quella paura sana di chi sa di avere fra le mani realtà più grandi di sé; ci rimette in cammino verso i fratelli; ci rimanda alla Galilea, all’origine.
«Timore e gioia grande»: le felicità più grandi e più vere portano sempre con sé un po’ di paura. La buona notizia ci apre a una realtà che ci supera e non possiamo controllare. «Andate ad annunciare ai miei fratelli»: il Signore rimette al centro le relazioni di fraternità, ci permette di risperimentare con chiarezza che di una gioia che non è condivisa non sappiamo cosa farcene. «Che vadano in Galilea»: il Signore ci chiede di tornare al luogo dell’origine, al momento in cui l’abbiamo conosciuto. Di tornare al centro più vero della nostra storia, alla misura più profonda del nostro desiderio.
Lui ci precede lì, al principio, per ripartire insieme verso il compimento.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando pur “in assenza” il Signore ha rimesso in moto il mio cammino?
Quando “in presenza” il Signore si è fatto incontrare?
Verso dove o chi mi rimette in cammino oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Aprile
2023
Verso la Vita
commento di Mt 28,8-15, a cura di Harambet