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Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.
Pablo Neruda
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 7,1-2.10.25-30)
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Mi lascio ispirare
Cʼè un preciso momento nella vita in cui il nostro essere al mondo si riempie di significato. E tutti i perché ricercati per anni si sciolgono come neve al sole. Tutto diventa chiaro. Il cuore si riempie di una gioia grande e immensa e ciò che prima lo appesantiva di colpo cade.
Gli occhi tornano a scorgere lʼessenziale e piangono di gioia alla vista di un tramonto o di unʼalba tra le foglie. Il corpo tutto, preso da una spinta interna di felicità, ondeggia sulla sabbia a ritmo di vento e salsedine.
E in quel momento lʼessere umano comprende di essere al mondo, appropriandosi con naturalezza del qui e ora, del presente e della propria essenza.
Non importa se ancora il momento non è arrivato: i processi più rivoluzionari nelle nostre vite hanno bisogno di tempo e di passare il più delle volte da periodi incerti, burrascosi ed emotivamente forti. Perché la luce della Risurrezione del Cristo, risorto dai Morti, è vicina come non mai ed è accessibile a tutti, nessuno escluso.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che periodo stai vivendo in questo momento?
Come affronti le avversità della vita?
Dove ricerchi la luce della Resurrezione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Marzo
2023
Cammina, la luce è molto vicina!
commento di Gv 7,1-2.10.25-30, a cura di Ester Antonia Cozzolino