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E le parole fanno l’uomo, gli stanno davanti, lo guidano oppure lo smarriscono.
Erri De Luca, E disse
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Mi lascio ispirare
La bibbia ebraica si compone di tre parti: la Legge, i Profeti e gli Scritti; quando Gesù parla della Legge e dei Profeti non si riferisce quindi solo a norme e comandamenti, ma intende la Scrittura.
Dà i brividi pensare che Dio non solo ci ha rivolto la Parola (e per gli ebrei la Parola è una cosa seria: è azione, ha potere di creazione), ma continua a offrirci ogni istante la sua Parola, che è Cristo. Una Parola viva. I dieci comandamenti, gli insegnamenti consegnati a Mosè, visti come parole per custodire la vita e non in contrapposizione con il desiderio profondo che ci abita, non possono essere aboliti, o non essere ritenuti validi ai giorni nostri. I profeti, ciascuno a loro modo, hanno tradotto, reso attuali, questi insegnamenti perché continuassero ad accompagnare gli uomini.
Per rendere presente Dio. Gesù ci sta dicendo che è Lui la Parola definitiva, quella che aspettavamo da sempre, che riempie, porta a compimento le nostre vite. Una Parola fatta di carne. Dio non si stanca di comunicarsi a noi e l’osservanza di questi insegnamenti, l’ascolto di questa Parola, lo rende presente, rende possibile dire grazie per questa vita, grazie per fratelli e sorelle, amici e nemici, grazie per un Dio Padre.
Anche la più piccola lettera e il minimo segno di questa Scrittura sono potentissimi, perché rimandano a Lui. Anche iota, iod, che è la più piccola lettera dell’alfabeto ebraico, serve a comporre il Nome di Dio.
Allora che impatto ha ogni mia singola parola, ogni gesto che compio? Che peso ha per me e per chi mi sta accanto? Fa’ che sia autentica, che somigli alla parte migliore di me che sei Tu. Ciascuno di noi è una parola che a un certo punto Tu hai voluto pronunciare: per quanto piccola è tutt’altro che insignificante, perché può continuare a portare a chiunque questo amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che significato dai alla parola “compimento”?
Quale dei dieci comandamenti ti sembra più inattuale?
A chi e cosa portano le tue parole, le tue azioni?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
15
Marzo
2023
Parole di carne
commento di Mt 5,17-19, a cura di Caterina Bruno