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Ci sono due forze motrici fondamentali: la paura e l’amore. Quando abbiamo paura, ci ritraiamo indietro dalla vita. Quando siamo innamorati, ci apriamo a tutto ciò che la vita ha da offrire con passione, entusiasmo e accettazione.
John Lennon
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,17-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».
Mi lascio ispirare
Quando Gesù insegna, qualche volta può capitare che la lettura della Parola non sia un’esperienza piacevole, a causa dei toni che assume. Per comprendere Gesù, tuttavia, dobbiamo ricordare che le parole sono simbolo, sono il dito che punta alla luna. È necessario guardare a Gesù come persona, a come viveva, all’esempio che dava. Non abolisce la legge, non è venuto a portare legge e prescrizioni nuove. Il suo insegnamento è di una natura nuova e, se le parole possono aiutare a descriverlo, esse dipingono soltanto una delle tante facce che solo attraverso l’esperienza viva personale possono comprendersi.
Perché tutto ciò possa accadere, è essenziale che in noi non prenda il sopravvento la paura, ma sappiamo mantenere un atteggiamento di curiosità. È importante che non stiamo qui a domandarci quello che dobbiamo fare, quanto piuttosto a osservare nel profondo quali sono i nostri veri desideri. Poiché attraverso questa profondità siamo chiamati. È così che, anche quando qualcosa della Parola all’inizio ci spaventa, possiamo comprendere come essa si applica alla nostra, unica, personale vita.
Possiamo allora intravedere anche che nelle parole di oggi Gesù non ci sta assegnando precetti nuovi, più precisi, che tolgano ambiguità dai precedenti. Piuttosto ci sta chiamando a un cuore puro, che conosca intimamente l’importanza delle intenzioni davanti ai nostri fratelli prima ancora delle particolari azioni. Un cuore che sappia naturalmente agire in maniera genuinamente umana e non macchinosamente rigida come fanno scribi e farisei, che hanno bisogno di una struttura concettuale precisa, di un copione da seguire pedissequamente nelle diverse circostanze della vita.
Forse proprio nei passi del Vangelo che sentiamo più difficili possiamo riuscire a trovare gli insegnamenti più profondi per la Vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale passaggio la parola di oggi ti provoca di più?
Quali paure emergono quando leggi un passo difficile?
Cosa desideri in profondità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Febbraio
2023
Esperienza viva personale
commento di Mt 5,17-37, a cura di Ettore Di Micco