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L’amor che move il sole e l’altre stelle.
Dante Alighieri, Commedia, Paradiso
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 3,31-35)
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».
Mi lascio ispirare
Quante volte capita di trovarsi con delle persone con le quali, anche se non sono del nostro sangue, riusciamo a creare legami così forti da essere simili a quello che abbiamo con i nostri familiari? Alcuni di questi incontri talvolta vengono chiamati “legami spirituali”. Due cuori si incontrano e sentono di essere sulla stessa frequenza, uniti da un antico legame che li fa sentire a casa, anche se la loro casa il più delle volte è distante chilometri e chilometri.
Come spiegare queste sensazioni? Come identificarle, nel vasto panorama dei sentimenti? Forse con un unico grande sentimento, che lega flotte di esseri umani sotto un’unica stella: l’amore di Dio. Ed è proprio in occhi con lo sguardo simile al nostro che si incontrano per la prima volta, in sorrisi che si riconoscono senza bisogno di parlare la stessa lingua e in braccia che si allargano per chiudersi a circonferenza di un altro corpo, che si vede la forza dirompente di questo sentimento che abbatte muri di intolleranza, secoli di guerre per confini o cose materiali, distanze chilometriche, cuori infranti, corpi diversi, lingue incomprensibili…
Fateci e facciamoci caso: il miracolo dell’Amor che move il sole e l’altre stelle è in ogni curva di strada che percorriamo e in ogni curva di sorriso che incontriamo – e nessun colore della pelle, nessuna differente religione, nessuna posizione geografica potrà mai fermarlo.
Abbandoniamoci al flusso: siamo un unico popolo sotto un infinito cielo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni ti è capitato di sentirti affine a una persona come se la conoscessi da tanto tempo?
Cosa hai provato in questo incontro? E adesso cosa provi, ripensandoci?
Come pensi che Dio si manifesti in questa forma di Amore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Gennaio
2023
La curva di un sorriso
commento di Mc 3,31-35, a cura di Ester Antonia Cozzolino