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La novità è un attributo essenziale del bello.
Benjamin Disraeli
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 2,18-22)
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Mi lascio ispirare
Non è mai facile mettere insieme il vecchio con il nuovo. I rattoppi rischiano di strappare ancor di più il vestito che si voleva rammendare, così come il vino nuovo rischia di rompere gli otri vecchi in cui lo si vuol versare. E così è anche con Gesù.
La sua venuta, la sua parola, il suo modo di agire sono una sfida per chi gli sta attorno, per chi vuole continuare con le “usanze abituali”. E quindi anche il digiuno viene messo in discussione: come si fa a digiunare quando lui è presente? Come si fa a non fare festa quando Gesù celebra la benevolenza del Padre nelle relazioni, nel banchetto, nella vita fraterna? Ci sarà il momento, ma – dice Gesù – non è ora.
Quante volte anche noi rischiamo di imporre i nostri canoni al Signore, quasi costringendolo nelle nostre abitudini… magari anche buone, ma che con lui, con la sua presenza nella Parola, nei sacramenti e nella fraternità vissuta hanno bisogno di essere rinnovate? Forse ci fa pure paura essere messi così in discussione. Ma è la vita nuova che Gesù è venuto a portare: non ci si può più accontentare di qualcosa che sappia troppo di compromesso. Con Gesù la nostra vita può e deve andare oltre.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando hai tentato di rammendare qualcosa di vecchio e ti sei reso conto che i rammendi rischiavano di peggiorare la situazione?
In quale occasione hai sentito l’importanza del far festa?
In che luogo della tua vita hai bisogno di una ventata di vita nuova che ti metta in discussione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Gennaio
2023
È la vita nuova
commento di Mc 2,18-22, a cura di Lino Dan SJ