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Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità.
Agostino di Ippona
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 3,13-17)
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Mi lascio ispirare
“E tu vieni da me?” dice opponendosi, tra l’imbarazzo e l’incredulità, Giovanni, mentre Gesù manifesta consapevolezza e volontaria mitezza: sì, è Lui, è Colui che è Amato, che viene per primo, raggiunge l’Amante, si affida all’Amore.
L’umiltà di Dio è estrema, copre ogni nostro confine per accoglierci così come siamo; è radicale, s’immerge nella profondità dell’essere per farci riemergere riconosciuti e conosciuti fino in fondo.
Il mistero di “come Dio ama” è il mistero di una vita piena e libera, il mistero della pace profonda dell’amato che si affida all’amante, della gioia dell’amante che si riscopre amato.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione hai provato a opporti come Giovanni?
In quale luogo della tua vita hai più bisogno dellʼumiltà di Dio?
Quando ti sei sentito amato nel Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Gennaio
2023
Radicale umiltà
commento di Mt 3,13-17, a cura di Mounira Abdelhamid Serra