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Da dove viene questo bisogno, quest’ansia di risolvere i grandi misteri della vita? Quando anche la più semplice delle domande non ha risposta. Perché esistiamo? Che cos’è l’anima? Perché sogniamo? Forse sarebbe più comodo fare finta di niente, voltarsi dall’altra parte. Ma non è nella natura umana. Non è per questo che siamo qui.
Heroes
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,2-11)
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Mi lascio ispirare
Il Battista lo conosciamo già bene: è il profeta, è quello che racconta il senso della storia, che dice la visione di Dio sulla realtà. Mi chiama a uscire dalla schiavitù per andare verso la libertà, che mi chiama a uscire dal mio egoismo per fare attenzione all’altro e agli altri. Mi ricorda che ho sempre un margine di libertà: la libertà di dire sì e no al male, anche al male che è in me, addirittura. Mi prepara ad accogliere, ad attendere il dono del Signore. E l’attesa è importante: chi non attende più nulla è già morto, anche se per caso vive. L’uomo è apertura, è attesa – ed è ciò che attende.
La risposta che Gesù dà alla domanda del Battista non è teorica, è un invito concreto a guardare la realtà nella quale è presente Dio: la verità è la realtà che sperimento. Cosa abbiamo visto? Ciechi che riacquistano la vista. Perché il senso di tutti i miracoli di Gesù è farci venire alla luce. Questa è la vista, l’illuminazione, vedere la realtà e non le nostre ipotesi sulla realtà. Zoppi che camminano. Quando vedi, puoi camminare; se non vedi, vai a sbattere. L’uomo è uno che cammina, ha un cammino da fare; tutta la vita è un cammino per giungere a casa.
Oggi il punto decisivo è capire chi è lui, chi è Giovanni, attraverso quello che fa e dice. E allora Gesù risponde al Battista. Sei tu o dobbiamo aspettare un altro? Dipende da te. Ti scandalizzi di me? Accetti questa mia debolezza come giudizio di Dio? Accetti la mia misericordia come giudizio di Dio o vuoi un’altra cosa? Beato te, se non ti scandalizzi di me. L’accettazione della fragilità di Dio ci fa figli di Dio nella nostra fragilità. La non accettazione di questa fragilità di Dio rischia di farci diventare molto bravi, molto potenti, perfetti religiosi, ma non ci fa figli di Dio e fratelli degli altri. Potremmo diventare superuomini, ma non figli e fratelli.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi aspetto, attendo dalla presenza del Signore Gesù nella mia vita?
Qual è l’immagine di Dio che ho ricevuto? Che coltivo?
Quanto nelle mie giornate accetto la mia condizione di fragilità che Dio ha scelto per me e quanto invece cerco anche io, come il mondo, di essere perfetto, un superuomo, una superdonna?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
11
Dicembre
2022
Domande che illuminano la vita
commento di Mt 11,2-11, a cura di Enrica Bonino s.a.