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Ma come vorrei avere i tuoi occhi,
spalancati sul mondo come carte assorbenti,
[…] ma come vorrei avere da guardare
ancora tutto, come i libri da sfogliare.
Francesco Guccini, Culodritto
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 17,10-13)
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Mi lascio ispirare
Il Signore è un Maestro un po’ particolare. Difficilmente quando gli si pone una domanda risponde in maniera diretta. Molte volte gli sottopongono una questione disputata, attendendo una soluzione chiara, e lui risponde a suo modo.
Oggi risponde alla domanda riportando i discepoli a riflettere sulla loro esperienza. Non ha “soluzioni da manuale” da offrirci, ma sa risvegliare la nostra memoria, ci rimanda a trovare nella concretezza della nostra vita gli eventi dentro cui già ora si sta dipanando la risposta alla nostra domanda.
La domanda dei discepoli era rivolta al futuro: Elia, secondo la teologia dell’epoca, sarebbe venuto a preparare la strada al Messia. Parlandone con Gesù, i discepoli chiedevano di essere aiutati a riconoscere quali sarebbero stati i segni che avrebbero preannunciato una vita nuova, una nuova epoca… e il Signore li rimanda al Battista. Loro guardavano al futuro, lui li riporta al presente di una storia che è già nel corso del suo compimento.
E tu, che domanda ti porti? Quale questione, quale desiderio di vita? Nel rimetterlo davanti al Signore, prova a chiederti: dove già ora nella mia vita il Signore ha messo la risposta, la strada per realizzarlo? Potrebbe portarti a posare lo sguardo dove meno te lo aspetti…
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa chiedo, cosa aspetto?
Quando pregando il Signore ho scoperto di avere già quello che chiedevo?
In che modo la realtà così com’è mi sta guidando verso il compimento della mia croce e del mio desiderio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Dicembre
2022
Già qui?
commento di Mt 17,10-13, a cura di Harambet