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Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia.
Ernest Hemingway
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,5-11)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
Mi lascio ispirare
È bello leggere che Gesù si meraviglia davanti alle persone che incontra! Se vuole, l’umanità è capace di sorprendere anche Dio.
In questo caso Gesù è sorpreso dalla risposta del centurione: non c’è bisogno che Gesù vada a casa sua per guarire il servo, basta che dica una parola e questo accadrà. L’argomentazione del centurione è semplicissima: è questa la sua esperienza quotidiana quando dà un ordine. Lui chiede una cosa e questa viene fatta. Quando chiede qualcosa, si fida che questa venga fatta. Il centurione ha imparato nel tempo a fidarsi di chi lavora con lui e questa fiducia la porta con sé quando incontra Gesù. Quest’uomo ha una fede ben piantata nella vita reale, ed è così che la nostra vita di battezzati deve essere, mentre a volte il rischio è quello di vivere una vita a cassetti: in uno c’è la vita di fede con le sue pratiche e magari il volontariato in parrocchia, in un altro la vita di tutti giorni, ed è raro che queste due comunichino. Non è così per il centurione, che ha imparato il valore della fiducia vivendo e lavorando ed è questa fiducia che diventa fede quando incontra Gesù.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando l’umanità ti ha sorpreso?
In chi riponi la tua totale fiducia?
In che luogo della tua vita ti sembra che i “cassetti” comunichino meglio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Novembre
2022
Fiducia che diventa fede
commento di Mt 8,5-11, a cura di Leonardo Vezzani SJ