Anton17, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons, particolare del mosaico della chiesa Dominus Flevit a Gerusalemme -
Amare significa amare l’inamabile.
Perdonare significa perdonare l’imperdonabile.
Credere significa credere nell’incredibile.
Sperare è poter sperare quando tutto sembra perduto.
G. K. Chesterton
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 13, 31-35)
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
Mi lascio ispirare
Gesù ci insegna a essere liberi, fedeli, perseveranti.
Liberi da quello che gli altri, che vivono secondo la logica del mondo, ci possono consigliare, per ipocrisia o per invidia.
Fedeli alla nostra missione, al progetto che Dio ha su ognuno di noi, senza timore, senza desiderare facili vie di fuga. Perseveranti nel proseguire il cammino, nonostante gli ostacoli, amando anche chi ci rifiuta, perché abbiamo il compito di prenderci cura di chi ci è stato affidato.
A chi voglio assomigliare, dunque? Alla volpe, astuta, che pensa al proprio interesse e agisce di nascosto o alla chioccia che si prende cura dei pulcini, mettendoli al riparo sotto le sue ali?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale paura mi impedisce di compiere la mia libertà in Cristo?
In quali occasioni ho ascoltato ai “farisei” nella mia vita?
Cosa mi aiuta ad amare chi mi rifiuta?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Ottobre
2022
Liberi nella fedeltà
commento di Lc 13, 31-35, a cura di Pietre Vive (Roma)