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Crisi è quel momento in cui il vecchio muore ed il nuovo stenta a nascere.
Antonio Gramsci
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 13,22-30)
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Mi lascio ispirare
Arriva il momento in cui si insinuano la paura e il dubbio di quanto davvero ne valga la pena intraprendere e portare avanti un cammino di consapevolezza e di fede: quando più si cerca di essere al passo con se stessi e con gli altri, più ci si imbatte in una giustizia violentata, in una equità sbilanciata e in una sostenibilità soffocata.
La fatica di seguire nella folla delle esperienze, delle storie, delle posizioni, un Dio che “tra-passa” porta inevitabilmente all’impressione che la salvezza sia davvero per pochi, che alla fine si soccombe.
Quelle di Gesù suonano allora come parole che assecondano un realismo rassegnato, eppure sono gravide ancora una volta di novità: è una questione di apertura e di chiusura, di direzione e non di provenienza, di consapevolezza e non di primato; la salvezza, il regno di Dio, il suo cuore, il suo Spirito è dentro di noi e dentro le cose; siamo invitati ad accogliere il presente come tempo opportuno donato per accogliere con misericordia ciò che siamo e per accogliere con misericordia ciò che ci è stato mandato, nella certezza fiduciosa di essere accolti noi stessi con misericordia nella luce.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali dubbi affidi oggi a Dio?
In quale momento hai sentito la fatica di seguire il Signore?
In quale direzione ti stai muovendo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Ottobre
2022
Io speriamo che me la cavo!
commento di Lc 13,22-30, a cura di Mounira Abdelhamid Serra