-
Allora, prendo tutto me stesso e mi abbandono all’universale fluire delle cose, perché in fondo sono solo un minuscolo granello dell’universo.
Giovanni Allevi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 13,18-21)
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Mi lascio ispirare
Un granello di senape, una briciola di lievito. Così piccola, così insignificante. Eppure, quanta vita esplode dalla loro quotidiana piccolezza? Non fanno nulla, il lievito e il granello di senape. Stanno lì, in un silenzio che profuma di attesa, di vita in potenza, pronta a sbocciare. Forse nell’ombra di una dispensa, silenziosi attendono in dormiveglia che qualcuno li prenda per mano e li lanci nel mondo per esplodere vita.
Non si preoccupano del tempo che passa, non ascoltano quel sentirsi scartati perché magari una mano non li ha ancora scelti. Stanno, si fidano a occhi chiusi di qualcosa che sentono dentro: tu sei fatto per qualcosa di più, sei creato perché al momento giusto – e non un attimo prima – sarà per te vita che esplode. E sarà possibile solo perché tu esisti. Perché sei stato creato per il Regno, perché esso fiorisca e tu possa sbocciare nella meraviglia che sei.
Signore, prendimi così come sono: un insignificante, piccolo granello di senape, e buttami con amore nel mondo. Lascia che la vita intorno a me e in me sbocci e fiorisca, facendo risplendere ancora di più il tuo Regno.
Prendi me, una piccola briciola di lievito, tra le tue mani e donami di crescere completamente nel tuo nome, di contribuire a dare la giusta forma al tuo Regno.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando, pur sentendoti un piccolo granello di senape, hai sentito nel tuo cuore la certezza di essere stato scelto da Dio?
Quale parte del regno di Dio vorresti affidare alla cura delle mani del Signore?
Com’è per te il regno di Dio? Un albero grande e verde, un pane lievitato non ancora cotto? Fermati e gusta l’immagine che si compone davanti ai tuoi occhi.
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Ottobre
2022
Che ne sanno la senape e il lievito?
commento di Lc 13,18-21, a cura di Martina Pampagnin