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And the day came when the risk to remain tight in a bud was more painful than the risk it took to blossom.
E venne il giorno in cui il rischio di rimanere stretto in un bocciolo era più doloroso del rischio che serviva per fiorire.
Anaïs Nin
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Mi lascio ispirare
Nella stanchezza, Signore, vengono a galla le piccolezze, le meschinerie, le fatiche, le insufficienze. Seduta con le mani in mano il peso di tanta assurda e radicale piccolezza mi fa sentire schiacciata, come se poi davvero potessi diventare più piccola di quanto io non mi senta in questo momento. Piccola e insufficiente, affaticata e inasprita dalla fatica, Signore, mi sento terra sterile.
Ma nel buio spesso della fatica intravedo una mano luminosa che mi sorregge, mi dà ristoro: non più terra sterile, sono terra lavorata pronta a fiorire, a portare frutto. Davvero «tutto tutto mi hai dato»: sento nuova linfa scorrere. Su di me passa la vita, aggiogata con dolcezza al peso leggero della tua misericordia, e la terra sterile torna a fiorire sotto il tuo passo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale fatica affidi oggi al Signore, perché possa darti ristoro?
Di quale piccolezza vuoi liberarti, affidandola alle mani misericordiose del Signore?
Che profumo ha la vita nuova che torna a scorrere in te?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Ottobre
2022
Sotto il tuo passo
commento di Mt 11,25-30, a cura di Verena M.